Inizio di un nuovo anno, inizio di nuove pressioni. Sembra che ogni gennaio ci si trovi davanti a un gigantesco tabellone dei buoni propositi: obiettivi annuali, semestrali, trimestrali, ognuno accompagnato da una miriade di sottogoal. Ma siamo sicuri sia la cosa giusta?
Questo fenomeno peculiare di gennaio (ma anche un po’ di settembre) non solo genera ansia, ma si riflette in maniera sempre più intensa nei contenuti online, trasformando la pianificazione dell’anno in una fonte di stress anziché di ispirazione.
Come Professional Organizer, non posso che sostenere l’importanza di lavorare in maniera organizzata. Tuttavia, per chi mi segue, sa bene che per me l’organizzazione non è mai un fine, ma un mezzo. Un mezzo per semplificare il lavoro e la vita, per rendere la giornata lavorativa non solo più efficiente, ma anche più serena.
Fissare gli obiettivi già per la fine dell’anno è senza dubbio utile, ma non sempre realistico. Ancor meno lo è caricarsi di un lavoro di pianificazione intenso subito a inizio anno. Per alcuni può funzionare, ma non è una regola universale.
Specialmente se venite da un periodo che su carta dovrebbe essere riposante come le ferie di Natale, ma che poi nella pratica non lo è stato per mille motivi, approcciarsi in questo modo ai buoni propositi e alla pianificazione può essere controproducente.
Questo gennaio, vi invito a un approccio differente. Nella miei ultima newsletter, sia quella di dicembre che quella di gennaio, ho scelto di non concentrarmi sui buoni propositi o sulla revisione dell’anno.
La verità è che la proattività non sempre riflette le reali energie a nostra disposizione. Inserire troppi obiettivi può tradursi in un sovraccarico,
Quindi, il mio consiglio? Fermati un momento.
Se la pianificazione ti stressa, mettila da parte. Invece di concentrarti su ciò che devi fare, rifletti su come vuoi sentirti nel nuovo anno e su cosa vuoi davvero ottenere. Elabora una tua personalissima vision e permettiti di popolarla di tutti i successi che vuoi.
Partire da ciò che desideri, anziché da ciò che devi fare, porta benefici non solo alla salute mentale, ma anche all’efficacia e alla produttività.
Una volta definita la tua visione, inizia a integrare gradualmente progetti, attività e obiettivi. Questo approccio ti permetterà di essere più realistico, tenendo conto delle energie che effettivamente hai a disposizione.
Ricordiamoci: la pianificazione è uno strumento, non un fine. Lasciamoci guidare dalla nostra visione personale e riscopriamo la serenità nel nostro lavoro e nella nostra vita quotidiana.
Buon anno!